Il taping neuromuscolare è un nastro elastico in cotone ipoallergenico con base adesiva ,non contiene farmaci né altri ingredienti, può essere applicato per un’ora oppure per 5-6 giorni consecutivi sino ad un massimo di otto volte. Le modalità di applicazione del taping kinesiologico si dividono in due gruppi: metodo compressivo e metodo decomprensivo, la differenza sta nella tensione del nastro sui tessuti.
La maggior parte delle applicazioni sportive si basa sul concetto compressivo mentre invece le applicazioni articolari linfatiche si basano sul concetto decompressivo. Nelle applicazioni compressive il taping viene tirato e posizionato sulla pelle per aumentare la contrazione del muscolo, quindi funge da stabilizzatore, questo viene utilizzato molto nelle prestazioni agonistiche sportive. Il metodo decomprensivo invece viene applicato senza nessuna tensione, si utilizzano le linee di elasticità massima della pelle, dei muscoli, dell’anatomia scheletrica, si posiziona il nastro sulla struttura in allungamento e si compie una stimolazione extracutanea che si riverbera su circolazione e ossigenazione. Viene usato anche nella riabilitazione fisioterapica e nella ginnastica posturale in maniera preventiva. Negli ultimi anni ha raggiunto anche il campo estetico e dermatologico.
La tecnica del taping è data da una manualità biomeccanica che stimolando nelle due modalità compressiva e decompressiva, ottiene effetti positivi sull’apparato muscolare, connettivale, vascolare, linfatico e neurologico. Il tape è un potente agente antidolorifico e favorisce il giusto allineamento articolare e muscolare aiutando la stabilità e la postura con la simulazione propriocettiva.
Possiamo usare il taping per trattare una serie di condizioni: dolori muscolari, infiammazione muscolare, rigidità muscolare, affaticamento muscolare, condizioni di congestione, quindi compressione e malfunzionamento del sistema vascolare linfatico. Il taping agisce sulla fascia ossia sul tessuto fibroso.